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Lunedì, 15 Febbraio 2021 17:23

Aspetti contabili per gli Ecommerce in Regime Forfettario

Scritto da NP
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Tra le agevolazioni offerte ai contribuenti in regime forfettario c’è la non assoggettabilità dell’IVA, pertanto questo vantaggio si traduce nella possibilità di offrire prezzi più bassi e concorrenziali ai consumatori finali, non dovendo applicare l’imposta sul valore aggiunto sui beni e sui servizi oggetto della cessione effettuate con le vendite online.

L’aspetto a cui bisogna prestare attenzione è che con questo regime non permettere di dedurre analiticamente i costi e questo potrebbe rivelarsi uno svantaggio. Pertanto, occorre un’analisi completa e approfondita con un Commercialista.

 

Il mondo dell’Ecommerce, ovvero delle vendite online può essere suddiviso in due ambiti principali:

  1. Commercio Elettronico Diretto, ovvero le transazioni riguardanti beni immateriali, come la vendita di prodotti digitali come e-book, brani musicali scaricabili in formato mp3, software o app per smartphone e così via.
  2. Commercio Elettronico Indiretto, ovvero la vendita di beni materiali. In questo caso, solo la transazione avviene per via telematica, come per i venditori che utilizzano il servizio Amazon FBA.

Per i venditori online che non superano i € 65.000 di fatturato annuo il Regime Forfettario costituisce l’opzione fiscale più conveniente.

Anche gli adempimenti contabili in Regime Forfettario sono semplificati. Il tutto, quindi, si traduce in un ulteriore vantaggio sia di ordine pratico che economico.

 

Regime Forfettario – Fattura e vendita per corrispondenza

Modalità di certificazione delle vendite online. Per quanto riguarda l’e-commerce diretto e indiretto, per le vendite verso soggetti passivi iva, ovvero B2B, bisogna emettere fattura. Mentre per le transazioni verso soggetti privati, si applica la disciplina delle vendite per corrispondenza.

Tale disciplina prevede che l'emissione della fattura non è obbligatoria, se non è richiesta dal cliente non oltre il momento di effettuazione dell'operazione.

I corrispettivi legati all’e-commerce continuano ad essere esonerati dall’obbligo di certificazione fiscale, salvo quello di emissione della fattura se richiesta dal cliente, con annotazione dell’operazione di vendita sul registro dei corrispettivi. A stabilirlo è l’Agenzia delle Entrate con la risposta all’interpello numero 198 del 19 giugno 2019

Letto 808 volte Ultima modifica il Lunedì, 15 Febbraio 2021 17:31