Imprese editoriali, agenzie di stampa ed emittenti televisive e radiofoniche possono richiedere i contributi per assunzioni o trasformazioni
A tali soggetti è riconosciuto un contributo una tantum nella misura massima di 2.000 euro, a fronte della realizzazione, nel corso del 2022, di almeno una delle seguenti attività:
- interventi di trasformazione digitale;
- interventi di ammodernamento tecnologico;
- fornitura di pubblicazioni agli esercizi commerciali limitrofi;
- attivazione di uno o più punti vendita addizionali;
- realizzazione di progetti di consegna a domicilio di giornali quotidiani e periodici.
Le domande di accesso al contributo devono essere presentate, dal 15 febbraio al 15 marzo 2023, in via telematica al Dipartimento per l’Informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso la procedura disponibile nell’area riservata del portale www.impresainungiorno.gov.it.
Tale contributo per l’anno 2022, in assenza di un’espressa esclusione normativa, è da considerarsi rilevante ai fini fiscali e quindi soggetto a ritenuta del 4% a titolo di acconto. L’esclusione dal reddito imponibile era infatti prevista per i contributi erogati a titolo di sostegno economico per gli oneri straordinari sostenuti per lo svolgimento dell’attività durante l’emergenza sanitaria da COVID-19 negli anni 2020 e 2021.
Il contributo sarà quindi erogato ai soggetti in possesso dei requisiti, al netto delle ritenute, mediante accredito diretto sul conto corrente intestato al beneficiario dichiarato nella domanda.
Con il decreto del 14 dicembre 2022 vengono individuate anche le istruzioni operative per richiedere i contributi previsti dall’art. 4 del DPCM 28 settembre 2022. In particolare, per le assunzioni o trasformazioni effettuate nel 2022 è previsto un contributo forfetario nella misura di:
- 8.000 euro per ogni assunzione, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, di giovani giornalisti e professionisti con età non superiore ai 35 anni in possesso di qualifica professionale;
- 12.000 euro in caso di trasformazione in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato di un contratto giornalistico a tempo determinato o di un contratto di collaborazione coordinata e continuativa.