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Lunedì, 22 Febbraio 2021 09:25

Misure speciali di protezione - privacy e vaccini

Scritto da NP
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In merito al tema sulla vaccinazione contro il COVID-19, il Garante Privacy è intervenuto chiarendo alcuni dubbi e incentrando la sua risposta sul trattamento di dati relativi alla vaccinazione anti Covid-19 nel contesto lavorativo, chiarendo la posizione dei lavoratori e quello che il datore di lavoro può o non può fare, con lo scopo di prevenire violazioni sulla normativa del trattamento dei dati personali.

Il Garante Privacy ha confermato che il datore di lavoro non può chiedere informazioni ai propri dipendenti sull’avvenuta o meno vaccinazione, in quanto non c’è la normativa che lo preveda. Il datore di lavoro non può nemmeno trattare questi dati senza il consenso del dipendente, chiedendo autonomamente al medico competente i dipendenti vaccinati.

Per quanto riguarda invece i lavoratori delle professioni sanitarie, la conferma dell’avvenuta vaccinazione contro il COVID-19 può essere richiesta a coloro che lavorano nel settore sanitario per accedere ai luoghi di lavoro e per svolgere le proprie prestazioni.

Intanto il Garante Privacy ha ribadito che non essendoci un obbligo di legge per la vaccinazione, a quest’ultima categoria di lavoratori sono applicabili misure speciali di protezione, previsti per alcuni ambienti lavorativi. I dati sulla vaccinazione possono essere trattati solo dal medico competente per garantire l’idoneità alla mansione specifica. Al datore di lavoro verrà solo comunicato dal medico, in caso di giudizio di inidoneità, parziale/temporanea alla mansione del lavoratore.

Letto 529 volte Ultima modifica il Lunedì, 22 Febbraio 2021 09:27